Foglio delle Campane di Rogoredo
Comunicazione di Formazione Religiosa
 
foglio domenicale
 

 

AUGURI DON DANIELE

Questa settimana sarà unica e specialissima per il nostro Don Daniele che, insieme ai sui 22 compagni, inizierà gli esercizi spirituali in preparazione al ordinazione presbiterale (il sacerdozio). So che in lui c’è tanta emozione e anche un po’ tanta trepidazione per questo momento così decisivo della sua vita.

Duomo - Ordinazione Don Daniele - 9 Giugno 2018

Alcune immagini della Celebrazione 

Video della intera Celebrazione

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La  trepidazione è certamente anche quella dei suoi genitori e fratelli, della gente di S. Apollinare in Baggio che lo ha visto crescere,  delle parrocchie nelle quali ha prestato il suo servizio negli anni della formazione seminaristica e, certamente, anche qui a Rogoredo, tanti gli vogliono già bene e pregano per lui in questi giorni. Come parrocchia vivremo un “triduo” di preparazione all’ordinazione di Don Daniele, nei giorni di mercoledì giovedì e venerdì, secondo il programma che trovate ala terza pagina di questo foglio informativo. Il desiderio è quello di coinvolgere tutti, dai più piccoli ai più “adulti” in questo momento di preparazione. Come parroco ma soprattutto come “ fratello” maggiore nel ministero, vorrei anticiparvi qui alcuni pensieri augurali che riprenderò nell’omelia della sua Prima Messa “ufficiale” a Rogoredo, domenica 17 giugno alle ore 10.30.

Qualche settimana fa infatti, nel leggere una meditazione sul sacerdozio di don Tullio Citrini, sono rimasto colpito da alcune osservazioni che vorrei condividere con voi guardando al dono che don Daniele sta per ricevere e di cui i primi a beneficiare saremo proprio noi, parrocchiani di Sacra Famiglia in Rogoredo a cui il Vescovo lo affida. In primo luogo credo vada ricordato a tutti noi che il prete è e rimane sostanzialmente l’uomo dell’ Eucaristia, colui che spezzando il Pane per i fratelli ed educa a donare e a condividere ogni giorno la vita con i fratelli. In particolare il prete è certamente l’uomo che vive il senso della “ferialità” del suo servizio  proprio perché è ancora un uomo centrato sulla  “Festa” l’ uomo “domenicale”, colui che ricorda ai suoi fratelli nella fede che “Sine dominico non possumus” cioè senza la domenica non possiamo vivere, come diceva nel 304 uno dei martiri di Abitina di fronte al magistrato. Ancora oggi non possiamo vivere senza l'eucaristia domenicale. Il «precetto»  per molti ha sostituito questa irrinunciabile esigenza che invece era nata per sostenere la domenica. Il prete ci ricorda che solo l'Eucaristia può custodire e far maturare l'amore per l'eucaristia. Molte vie ci possono condurre ad essa o anche farcela frequentare, come per esempio partecipare ad essa con un'altra persona; ma solo un coinvolgimento personale progressivo, magari non lineare perché la nostra vita non lo saprebbe essere, ci può custodire in quell'amore per cui non possiamo vivere senza di essa. A questo ci educa il prete con al sua fedeltà al Sacramento. Per lui l'eucaristia  non è isolata dagli altri momenti della vita cristiana, che ne attingono luce e forza e ne proteggono il senso. L'eucaristia è per lui - come  dovrebbe essere per ogni fedele -  il «mistero della fede», secondo la formula che un tempo veniva intercalata tra le parole della consacrazione del calice e ora, grazie alla riforma liturgica, proclama dopo il rinnovato compimento del gesto del Signore suscitando l'acclamazione dell'assemblea. Non lo è solo perché gli occhi della fede sono necessari per accogliere la presenza di Cristo sotto le specie sacramentali, ma ancor più perché essa è «culmine e fonte» della vita di fede. La fede ha struttura eucaristica: è memoria piena di gratitudine, nella quale accogliamo l'annuncio del vangelo e lasciamo che la nostra esistenza, la nostra mentalità, i nostri progetti si strutturino su di esso convertendosi al regno di Dio. La celebrazione eucaristica, proprio in quanto azione di grazie, ci sostiene in questa logica di fede. Per questo senza l'eucaristia domenicale certamente non può vivere ne esistere il prete ma nemmeno lo possono i battezzati in quanto tali.

La convinzione che la fedeltà alla messa e alla fede si custodisce vivendo la messa come “mistero della fede” chiede una celebrazione che curi il significato eucaristico della messa della comunità in modo contemporaneamente costruttivo per grandi e piccoli. Ci vorrà una grande pazienza perché questo ancora non lo si è guadagnato nonostante 60 anni di riforma liturgica dal Concilio. Personalmente, a me sembra di avere acquisito una qualche consapevolezza riflessa delle dinamiche spirituali che sono state richiamare fin qui e che certamente non sono le uniche, perché l'azione di grazie si lega con lo spezzare, il distribuire, il consegnare - solo attraverso lunghi anni di partecipazione all'eucaristia come credente e poi anche come prete. Potrei dire che dopo venticinque anni di celebrazione domenicale con la gente, qualcosa ho intuito dell’eucaristia condividendo itinerari di fede di credenti a cui la vita «sine dominico» non sarebbe risultata vivibile. Mi rendo conto di quanta gratuità il Signore ha effuso nella mia vita custodendomi  prete grazie alla testimonianza di alcuni dei miei  fedeli. Credo che anche per Don Daniele sarà un po’ la stessa cosa. Davanti certamente si presenta la grande sfida di far vivere questo come esperienza di vita complessa ma ricca e felice a ragazzi e genitori che servirai in modo privilegiato. Mi sembra questa oggi una sfida centrale tra le molte sfide, decisiva per saper gestire il dono bellissimo che il Signore fa alla sua chiesa grazie proprio all’ Eucaristia. In questo nessuno di noi è protagonista della cura della fede degli altri: lo è in loro e con loro lo Spirito santo. Pure noi preti ne siamo servitori nel nome di Gesù.

Mi sono permesso qualche tratto autobiografico perché credo che  il primo sostegno ad un giovane che diventa prete oggi,  sia la testimonianza che può dagli un fratello maggiore chiamato ad accompagnarlo pur con tutti i suoi limiti umani. Insieme chiediamo al Signore che ci aiuti a condividere il discernimento, a non temere le trasformazioni , a non dimenticare che la Grazia di Dio è sempre all’ opera nonostante tutto e che essa accompagna ogni tempo della chiesa e la sua missione tra i popoli. Possa anche qui a Rogoredo custodire, anche attraverso noi preti, la memoria viva di Gesù.

           

A cura di don Marco

 

 TRIDUO di PREPARAZIONE ORDINAZIONE SACERDOTALE e PRIME SANTE MESSE

 di DON DANIELE BISOGNI

 

 

 

 

 “La Bibbia in pillole”

curiosità bibliche  a cura di D. Di Donato

Domenica, 27 Maggio, durante la Messa, leggeremo Esodo 33, 18-13; 34, 5-7.

In questo brano, al versetto 34,6 , leggiamo “Dio misericordioso e clemente, lento all’ira e ricco di amore e di fedeltà”. Abbiamo uno dei ritratti più belli del Dio dell’esodo, la sua «carta d’identità»:

- el raḥûm: il Dio della «misericordia», il Dio che ha reḥem «grembo» e nelle sue raḥămîm «viscere» freme di compassione per il suo popolo e per noi

- el ḥannûn: il Dio «clemente», pronto a «far grazia» e a perdonare;

- erek ʾappajim: lett. «lungo di naso» a indicare la capacità di «tenere, sopportare,   

     avere pazienza»;

- werab ḥesed weʾĕmet: «ricco di tenerezza e fedeltà» è la coppia di attitudini che nel linguaggio Biblico sono divenute le caratterizzanti del modo di agire di JHWH.

 

CALENDARIO

 

3/6 Domenica II dopo Pentecoste

INIZIO ORARIO ESTIVO SANTE MESSE FESTIVE E FERIALI

ore 15.30: Battesimi (1° turno)

Esercizi diaconi a Rho - Settimana di preparazione alle ordinazioni – ogni giorno alle S. Messe preghiera per i candidati

 

Dal 6/6 al 8/6     Triduo di preparazione all’Ordinazione di don Daniele (v.programma)

 

8/6 Venerdì  

ore 15.30: S. Messa GECRA

ore 18.00: Incontro decanale animatori

 

9/6 Sabato

ore 9.00 Ordinazione presbiterale di don Daniele in Duomo

 

10/6 Domenica III dopo Pentecoste

Prima S. Messa di don Daniele nella sua parrocchia di origine

 

SUFFRAGI

 

6/6  Mercoledì ore18.00 Casati Armida

 

7/6  Giovedì ore18.00 Fam.Celle Mercandelli e Rosita; Infernosa Elena in Capraro; Fugazza Peroncini Leopoldina

 

8/6 Venerdì  ore 18.00 Calossi Elido e Azzari Nanda; Fam.Simighini e Montagna

 

9/6 Sabato ore 18.00 Alessandro

 

ATTENZIONE

 

Giorni della catechesi e dei cammini formativi per l’anno 2018-19

saranno i seguenti:

1° anno (2a elem.)  alcuni Sabati dell’anno  dalle ore 10.00-12.00

2° anno (3aelem.)  alcuni Sabati dell’anno  e  alcune Domeniche e  Avvento e Quaresima  dalle 10.00 alle 12.00

3° anno (4a elem.)  1a Comunione in primavera             Lunedi  17.00 -18.00

4° anno (5a elem.) Cresime in autunno 2019                Venerdì 17.00 - 18.00

4° corso (1a media) Cresime in primavera                    Giovedì 17.00 –18.00

Gruppo Preado   (II e III media)                                    Venerdi  18.00 –19.00

Gruppo Ado         (I - III sup)                                        Lunedi 21.00 - 22.30

Gruppo 18/19enni  (IV – V sup.)                                  Lunedi 21.00 -22.30

Gruppo Giovani  (19 enni e oltre …)                              Giovedi 21.00 –22.30