Foglio delle Campane di Rogoredo
Comunicazione di Formazione Religiosa
 
foglio domenicale
 

UNA CHIESA DALLA PENTECOSTE

Come già abbiamo avuto occasione di ricordare, il tema della nostra Festa di Maggio 2018 riprende nella prima parte il titolo del Sinodo Minore “Chiesa dalle genti”, questo per ricordarci che la chiesa di Gesù è veramente una realtà composta di popoli , lingue e culture differenti che trovano nel Vangelo e bella fede in Gesù risorto un punto di comunione decisivo.

La solennità che celebriamo oggi con la messa dedicata alle “genti” che viviamo ogni anno, ci conferma questa verità così come si legge negli Atti degli Apostoli:”

nello stesso strumento di lavoro per il sinodo:” Mentre stava compiendosi il giorno della Pentecoste, si trovavano tutti insieme nello stesso luogo. Venne all'improvviso dal cielo un fragore, quasi un vento che si abbatte impetuoso, e riempì tutta la casa dove stavano. Apparvero loro lingue come di fuoco, che si dividevano, e si posarono su ciascuno di loro, 4e tutti furono colmati di Spirito Santo e cominciarono a parlare in altre lingue, nel modo in cui lo Spirito dava loro il potere di esprimersi.

Abitavano allora a Gerusalemme Giudei osservanti, di ogni nazione che è sotto il cielo. A quel rumore, la folla si radunò e rimase turbata, perché ciascuno li udiva parlare nella propria lingua. Erano stupiti e, fuori di sé per la meraviglia, dicevano: «Tutti costoro che parlano non sono forse Galilei? E come mai ciascuno di noi sente parlare nella propria lingua nativa? 9Siamo Parti, Medi, Elamiti, abitanti della Mesopotamia, della Giudea e della Cappadòcia, del Ponto e dell'Asia, della Frìgia e della Panfìlia, dell'Egitto e delle parti della Libia vicino a Cirene, Romani qui residenti, 11Giudei e prosèliti, Cretesi e Arabi, e li udiamo parlare nelle nostre lingue delle grandi opere di Dio».

Questa rimane forse l’immagine più efficace per descrivere la chiesa che nasce dalla Pentecoste come una chiesa          “dalle genti” che andando oltre le differenze senza cancellarle è capace di farsi comprendere universalmente da ogni uomo o donna di questa terra, anche perché ciò che annuncia è già iscritto come desiderio nel cuore di ogni uomo.

E’ con questo forte sguardo “pentecostale“, che il sinodo ci invita a leggere ciò che sta accadendo nel nostro tempo oltre le comprensibili fatiche e preoccupazioni che  portiamo dentro. Ma l’azione dello Spirito continuerà a stupirci . Si legge al proposito nello strumento di lavoro del Sinodo: “Osservando con occhi di fede quanto sta accadendo nel mondo, attraverso i grandi processi migratori, ci è data una possibilità nuova per approfondire la nostra vita cristiana. La Chiesa infatti è chiamata anche in questo tempo a testimoniare la salvezza realizzata da Cristo, contrastando con decisione i segni della morte e del peccato, ovvero la divisione e la dispersione.

Lo Spirito Santo continua a guidare la Chiesa con diversi doni, carismi e ministeri...Questa Chiesa dalle genti è popolo profetico, dotato

di quel senso soprannaturale della fede (sensus fidei) che «non si sbaglia nel credere» e che rende capaci di esprimere questa fede affrontando situazioni inedite e trovando modi nuovi per testimoniare la ricchezza inesauribile del Vangelo. Altrettanto decisivi per affrontare il cambiamento sono i carismi che lo Spirito Santo distribuisce nel popolo e che rende i fedeli «adatti e pronti ad assumersi vari incarichi e uffici utili al rinnovamento e alla maggiore espansione ella Chiesa”. 

                           

A cura di don Marco

 

Il sinodo Minore “Chiesa dalle genti “ :  a che punto siamo ?

 Se paragonassimo il Sinodo a una corsa ciclistica, potremmo dire che, a oggi, non abbiamo ancora scollinato e il percorso da compiere ci impone un altro pezzo di salita: delle sette fasi previste dal cronoprogramma che scandisce il Sinodo ci lasciamo alle spalle avvio e fase di ascolto. Le prossime, impegnative tappe sono la scrittura, il confronto e poi ancora la sintesi, una proposta definitiva e, finalmente l’arrivo, con la promulgazione ufficiale delle nuove costituzioni.

La fase dell’ascolto è stata ragionevolmente lunga (anche se molti avrebbero preferito scadenze più morbide per approfondire di più e meglio) e punteggiata da qualche insidia (per alcuni imputabile alla complessità delle tracce, per altri all’impalpabilità del fenomeno in certe zone della Diocesi). Tuttavia, a qualche giorno dal termine per la consegna dei contributi, riteniamo di potere dire che davvero in molti e capillarmente si sono sentiti invitati all’incontro e al confronto sul tema “Chiesa dalle genti”, pure a fronte delle difficoltà insite nell’approcciare il tema così ampio, complesso, ma certamente cogente, di un volto di Chiesa ambrosiana in cambiamento.

La partecipazione ampia e capillare – riscontrabile dai contributi ricevuti da numerosissimi Consigli pastorali a vario livello o dalle assemblee di presbiteri, dai numerosi insegnanti di religione e dagli istituti di vita consacrata, dalle comunità di migranti cattolici (e non solo) e da singoli cittadini che si sono sentiti personalmente coinvolti – ci sembra già un dato largamente positivo, testimone del fatto che “ci interessa”: il Vangelo di Gesù che parla alle nostre vite; la Chiesa Ambrosiana; il fratello che arriva; la società che vogliamo contribuire a costruire. La tappa più prossima, che impegnerà la Commissione di coordinamento del Sinodo nell’analisi e sintesi del ricco e articolato bagaglio di contributi, è quella della scrittura: ovvero, la stesura delle proposizioni che, in vista del documento sinodale, andranno sottoposte a una prima lettura (in giugno) da parte dei Consigli presbiterale e pastorale diocesani. Una tappa da affrontare con l’entusiasmo di chi vede il traguardo e con la consapevolezza di avere avuto una grande squadra a tirare la volata.

 A cura di Simona BERETTA

 

 “La Bibbia in pillole”

curiosità bibliche  a cura di D. Di Donato

Domenica, 20 Maggio, durante la Messa, leggeremo  Atti 2, 1-11.

In questo brano, al versetto 1, leggiamo “Nel compimento del giorno di Pentecoste, si trovavano tutti insieme nello stesso luogo”. Le due notazioni spazio-temporali sono fondanti per il racconto lucano. Si è giunti al compimento (en tôi sumplêrousthai) del giorno di Pentecoste, non tanto perché è sera, ma soprattutto perché teologicamente si è al momento del compimento del senso storicizzato di questa festa. Inoltre, tutti i discepoli si trovano nello stesso luogo: il riferimento ai «circa centoventi» (At 1,15) è importante, in relazione a Genesi 6,3: come la sentenza di JHWH aveva stabilito il limite della vita umana, a coloro che avevano cercato di superarlo con il peccato, che aveva trasformato lo spirito in carne deperibile. Così ora il dono dello Spirito permetterà di raggiungere di nuovo il dono della vita promessa sin dall’origine da Dio

 

CALENDARIO

 

20/5 Domenica Pentecoste

ore 11.00: Messa solenne delle genti al campo Rogoredo ’84

ore 15.30: Battesimi (2° turno)

Serata “ Cucina giovani” e animazione / giochi per tutte le età

 

21/5 Lunedì

20.45: Rosario per tutti nel cortile di Via San Venerio/San Mirocle 9

 

22/5 Martedì

 ore 21.00 Serata cult. “Medio oriente e presenza cristiana”

 

23/5 Mercoledì

 Serata fine catechesi 1ª media

 

24/5 Giovedì  Maria Ausiliatrice

ore 18.00: S. Messa distinta in chiesa grande ore 20.45: Processione mariana (partendo dalla Cappella di S. Martino)

 

25/5 Venerdì

 Serata conclusiva doposcuola “ Meglio dopo insieme”.

 

26/5 Sabato

Torneo burraco - cucina e serata di animazione

 

27/5 Domenica SS. Trinità

ore 11.30: Messa Solenne del festone – (25esimo d. Marco) Pranzo comunitario- Concerto per anniv. – cucina e serata “Addams”.

 

SUFFRAGI

 

23/5 Mercoledì

Ore 18.00Rossi Mario, Amalia e Bruno

 

26/5 Sabato

Ore18.00 Gianni

 

ARCHIVIO

 

Ha fatto ritorno alla casa del Padre celeste : Barone Domenico di anni 77

 

Hanno ricevuto il Sacramento del Battesimo: Cosi Giulio; Savi Elena; Caputo Fiippo