Foglio delle Campane di Rogoredo
Comunicazione di Formazione Religiosa
 
foglio domenicale
 

 

IL TEMPO DI AVVENTO 6 - Divina Maternità di Maria

«Alla scuola del Figlio per abitare il mondo da figli» 

L'attenzione accordata alla casa e più in generale al tema dell’abitare, tanto da far diventare questa esperienza umana fondamentale un vero e proprio luogo rivelativo dell’identità di Gesù come Figlio e quindi del nostro essere “al mondo“ e abitarlo “da figli” come ha fatto e ci insegna a fare Lui, è messo bene in evidenza dai racconti dei tre vangeli Sinottici, Matteo, Marco e Luca. Per es. nel racconto della «prima giornata» a Cafarnao - che in genere si legge nella liturgia dei primi giorni dopo l’Epifania -  Marco narra che il Signore, entrato nella casa di Simone e Andrea, guarisce la suocera del pescatore di Galilea.

 

Immediatamente dopo, la casa dell'apostolo vede raccolti intorno ad essa una moltitudine di malati e indemoniati che Gesù guarisce e libera (Mc 1,29-34). Nel vangelo di Marco, la prima casa visitata dal Signore è abitata da una malata, come se la promessa di vita e protezione che ci si attende  dall'ambiente domestico risultasse già tradita dal fatto che nemmeno il luogo più sicuro è capace di custodire la vita dal male che piò insidiarla in varie maniere. L'incapacità della casa/mondo di custodire la vita, trapela dal fatto che proprio nelle case Gesù trova malati, peccatori e perfino morti, come nell'abitazione del capo della sinagoga. Un altro aspetto in se oscuro della casa trapela anche dal celebre episodio di Gesù che va “ a csas sua” a Nazareth e fa l’esperienza di essere incompreso e rifiutato proprio dai suoi concittadini. Da qui gli verrà l’espressione quasi proverbiale ormai secondo la quale “ nessun profeta è disprezzato se non proprio da quelli “di casa” (Mc 6,4). Perfino poi un'abitazione ospitale e cara come quella delle sorelle Marta e Maria è comunque teatro di malcelata rivalità (Lc 10,38-42). Ma sarà proprio la presenza di Gesù a fare della casa  luogo di guarigione, di perdono e di risurrezione che riattiva così la promessa di bene che la casa come luogo affidabile e sicuro genera nel cuore degli uomini. Sarà il venire di Gesù ad abitare tra noi a riaprirci ad uno sguardo “ fiducioso” su un mondo avvertito più come un “atomo opaco del male”  che come un luogo/ casa/abitazione carico di promesse  di vita buona e realizzata.

È significativo che — nonostante la sua opacità — la casa/ il mondo agli occhi di Gesù mantenga il fremito della sua promessa nativa, del suo essere “buona notizia” più che luogo di cattive notizie. Ciò viene alla luce in diversi aspetti dello stile del Signore. Innanzitutto la sua capacità di godere dell'ospitalità (di buoni e cattivi) e della convivialità della tavola, come spesso raccontato dai vangeli. Secondariamente, per Gesù l'abitazione è luogo dove si mostra l’identità più vera dell’ umano. Marco ne scrive con penna raffinata, quando narra della liberazione di un uomo indemoniato (Mc 5,1-20). Il primo segnale della possessione diabolica è l'incapacità di abitare una casa; infatti l'invasato ha «casa tra le tombe» (Mc 5,3).Ma dopo la liberazione dalla «Legione» di spiriti impuri che lo affligge, l'uomo supplica il Signore di poter restare con lui. Tale riconoscente riconoscimento della signoria di Gesù è però respinto, per essere trasformato in un diverso compito: “Va' nella tua casa, dai tuoi, annuncia loro ciò che il Signore ti ha fatto”. Come abitare tra le tombe era sintomo della possessione demoniaca, così poter tornare a casa, al luogo dei legami («tua», «tuoi»), è effetto della salvezza e addirittura abilita alla testimonianza. Nei Sinottici, con frequenza, Gesù, dopo aver sanato un malato o un indemoniato, lo rimanda a casa, come se quanto più si è liberi dal male tanto più si è in grado di abitare il mondo e viceversa (Mc 2,11; 8,26; Mt 9,6; Lc 5,24). Nulla riesce ad ammutolire la promessa nativa della casa, tant'è che abitarla “ bene” è indubbio contrassegno di identità buona, diremmo anche, di “sanità mentale e spirituale”. Agli occhi del Signore, però, l'identità di un uomo non è riconoscibile solo dal luogo  dove abita, bensì anche da “chi” o “cosa” un uomo è “abitato” a sua volta. In questi termini si esprime per es. la seconda parabola con cui il Signore risponde  all'accusa degli scribi di essere socio del diavolo: ”Se una casa è divisa in se stessa, quella casa non può restare in piedi. Anche Satana, se si ribella contro se stesso ed è diviso, non può restare in piedi, ma è finito. Nessuno può entrare nella casa di un uomo forte, se prima non lo lega. Soltanto allora potrà saccheggiargli la casa” (Mt3,25-27). Qui Gesù parla di sé come “un uomo forte” che riesce a immobilizzare e a derubare l'abitante di una casa che è rappresentato dal Satana. La casa è il cuore dell’uomo. Il contesto mostra l'evidente senso esorcistico delle parole del Signore, che scorge nell'uomo la possibilità di essere abitato dal male. Questa 'idea è sviluppata anche da Luca: “Quando lo spirito impuro esce dall'uomo, si aggira in luoghi desertici, cercando sollievo e, non trovandone, dice: «Ritornerò nella mia casa, da cui sono uscito». Venuto, la trova spazzata e adorna. Allora, va a prendere altri sette spiriti peggiori di lui e vi prendono dimora. E l'ultima condizione di quell'uomo diventa peggiore della prima (Lc 11,24-26).11

Le due parabole registrano quindi la terribile eventualità di essere abitati dal maligno (con le sue evidenti, o perfino più pericolosamente occultate conseguenze), ma la prima allude anche alla possibilità che Gesù stesso «entri» nella casa dell'uomo, cioè nella sua vita intima e profonda. Quando questo accade ecco che l’uomo ritrova se stesso e il suo giusto rapporto con se e con il mondo. 

Alla,vigilia del natale del Signore non possiama che augurarci di riconoscere oggi la sua visita , di saperlo accogliere in noi e nle nostro ondo quotidiano, nelle nostre case , nei nostri ambienti di vita quotidiana perché la sua presenza azzeri il male e ci aiuti a rivedere il mondo e la vita in tutta la sua promettente dimensione di luogo voluto da Dio proprio perché” gli uomini avessero una casa”. 

( da C. Pagazzi  riletto a cura di don Marco )

 

 

18-22 DICEMBRE - NOVENA DI NATALE

OGNI GIORNO DALLE 17.00 IN CHIESA

 INOLTRE

Le famiglie che non hanno ricevuto la visita prenatalizia possono ritirare in fondo alla chiesa la busta con l’immaginetta e la preghiera da fare come condominio nella settimana che precede il Natale.


CAMMINO COMUNITARIO  DI AVVENTO

Sostegno ai nostri amici in  missione

Una chiesa nuova per la missione di Padre Marco Ribolini in Thailandia.
Negli ultimi mesi del 2016 Padre Marco (Missionario del Pime nativo di Rogoredo) ha dato il via alla realizzazione di una chiesa nella missione di Ban Thoed Thai, con l’obiettivo di poter accogliere un numero di persone notevolmente maggiore rispetto a quello che, ad oggi, può ospitare la piccola cappella già presente nella struttura del centro.
La costruzione dell’edificio è proseguita per tutto il 2017 ed è, ormai, in via di conclusione.
La chiesa sarà dedicata alla Santissima Trinità e a San Giovanni Paolo II: due vetrate con le raffigurazioni coroneranno i due ingressi laterali.
La vetrata sovrastante la porta principale, invece, rappresenta il battesimo di Gesù, tema di significativa importanza per il cammino di conversione che riguarda i villaggi tribali in cui si svolge l’attività evangelizzatrice di padre Marco e dei suoi collaboratori. Particolare è il battistero che si presenta ai fedeli subito alla sinistra dell’ingresso: una vasca in pietra con al centro una fonte dalla quale sgorgherà l’acqua e, alle spalle della vasca, un mosaico realizzato in Italia con una serie di elementi che richiamano il battesimo (l’acqua, il sepolcro vuoto, la croce, lo Spirito Santo).
Il progetto “Una Chiesa per la missione” nasce con l’obiettivo di sostenere padre Marco nelle spese ingenti che la costruzione di una chiesa necessariamente richiede.
Qui di seguito riportiamo alcune delle spese che ancora la comunità di Padre Marco dovrà sostenere .
Anche noi vorremmo come parrocchia dare un contributo a Padre Marco che sarà tra noi nei mesi di Gennaio / Marzo per il rientro triennale in famiglia.
Tra le spese che proponeva di sostenere ci sarebbe l’acquisto delle panche per la chiesa di Euro 154 l’una.
Ma ci sarebbero anche altre spese correlate e legate al mantenimento anche fisico dei ragazzi della Missione.
Per es. il riso per i Bambini dell’ostello costa circa 72 euro al mese .
Sarebbero 864 euro per un anno ( un sacco ogni 4 giorni ).
Per contribuire è possibile versare direttamente in segreteria le donazioni specificando sempre “Per Missione Padre Marco” , oppure direttamente a Padre Marco, quando sarà in parrocchia, se lo conoscete personalmente.

 

 Interno della nuova chiesa di P. Marco

  


Ricordiamo a tutti che è ancora possibile contribuire al saldo dei lavori della facciata (mancano ancora circa  23.000 Euro) nella forma della “ donazione liberale”  detraibile dal reddito ai sensi dell'art. 15 lett. h del D.P.R. 917/86 c.d. T.U.I.R. e successive modifiche, come stabilito dal decreto della sovraintendenza alle belle arti di Milano prot. A 667 16. ( Con bonifico entro il 31/12/2017 ).

Intestazione a : Parrocchia Sacra Famiglia In Rogoredo

IBAN : IT62S0558401632000000010716  - presso BPM Ag 32 Corvetto

CAUSALE: : Erogazione liberale per Restauro facciata Parrocchia Sacra Famiglia in Rogoredo

 


GIOCHI SOTTO L’ALBERO 2017

Via aspettiamo numerosissimi in oratorio

dalle 15.30  domenica 17 dicembre

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CONCORSO PRESEPI DOMESTICI :

come ogni  hanno per partecipare occorre inviare la foto del proprio presepe all’indirizzo : 

email: Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. È necessario abilitare JavaScript per vederlo.

 

 

 

 

 

“La Bibbia in pillole”

curiosità bibliche  a cura di D. Di Donato

Domenica, 17 Dicembre, durante la Messa, leggeremo  Luca 1, 26-38 . In questo brano , al versetto 28 , leggiamo Gioisci, piena di grazia, il Signore è con te”.( Chaire, kecharitômenê, ho kurios meta sou).  “Kecharitômenê”: questa singolare designazione avvicina Maria a Gdc 6,12 (Gedeone è chiamato nel saluto: «potente quanto alla forza»). Si tratta di una designazione “profetica”, una dichiarazione che già contiene tutto il mistero. La forma grammaticale è un “passivo teologico , che rimanda subito alla relazione tra Maria e Dio. Dio ha fatto Maria oggetto della sua charis da sempre. In che cosa consista questa benevolenza, sarà spiegato dal seguito del racconto. Sembrerebbe l’assegnazione di un nuovo nome: il cambio di nome, come sempre, indica l’inizio di un nuovo ruolo o di una nuova mansione

 

 

 

 

  CALENDARIO

17/12 Domenica VI d’Avvento Div. Maternità

ore 10.15: Domenica insieme 5ªel e vestizione nuovi chierichetti

ore 15.30: Giochi sotto l’albero

ore 21.00: Commissione pastorale salute /2

 

18/12 Lunedì

ore 17.00: Novena di Natale

ore 21.00: Celebrazione penitenziale comunitaria prenatalizia 1

 

19/12 Martedì  Benedizione attività commerciali 1

ore 17.00: Novena di Natale

 

20/12 Mercoledì

 Benedizione attività commerciali 2

ore 17.00: Novena di Natale e confessioni 1ªmd

ore 21.00: Cenacolo di Avvento/5 (con i Consigli parr.e Coordinatori.)

 

21/12 Giovedì

ore 17.00: Novena di Natale e confessioni 5ªel

ore 21.00: Scuola della Parola decanale con confessioni

 

22/12 Venerdì

Pomeriggio: “Meglio dopo insieme”– merenda natalizia

ore 17.00: Novena di Natale - Confessioni PreAdo

ore 15.00: Incontro 3ª età per S. Messa e auguri di Natale

ore 18.00: S. Messa defunti della Parrocchia ore 21.00: Iniziativa culturale – concerto organizzato dal Municipio 4

 

23/12 Sabato

Orari confessioni ore 16.30-18.00

 

24/12 Domenica Prenatalizia

Orari Confessioni ore 16.00-19.00 e 22.00-23.15

ore 17.30: S. Messa per i bambini in attesa della Notte Santa

ore 23.30: Veglia e S. Messa solenne di Natale Oratorio chiuso fino 6/1

 

25/12 Lunedì S. NATALE

Orario S.Messe: 10.30; 18.00 e 9.00 S.Martino

 

SUFFRAGI

 

18/12 Lunedì

ore 18.00 Coiro Concetta e Lucia; Fioravanti Gloria

 

19/12 Martedì

ore18.30 Fam. Bini

 

20/12 Mercoledì

ore 8.30 De Donato Ettore

 

22/12 Venerdì

ore 18.00: S. Messa defunti della Parrocchia