Foglio delle Campane di Rogoredo
Comunicazione di Formazione Religiosa
 
foglio domenicale
 

 

CELEBRIAMO I SANTI E I DEFUNTI

Siamo già a novembre e sembra ieri che finivano le vacanze estive… Il tempo vola, scorre via velocemente, anche troppo, secondo la nostra percezione. Una delle esperienze che contribuisce a dare corpo a questa sensazione è certamente legata agli eventi luttuosi che hanno segnato e segnano la nostra vita. Quando arriva il 2 novembre e ricordiamo quanti anni sono già passati da quando abbiamo vissuto la perdita di un papà e di una mamma, di un fratello, dei nonni, dei figli o di qualche amico caro, ci sembra veramente che il tempo fugga e la vita ci sfugga di mano …

 

Che cosa ci resta di essa ? La celebrazione annuale dei Santi e dei Morti vorrebbe proprio contribuire a rispondere a questa domanda alla luce della Pasqua di Gesù, evento che fonda la nostra fede e la nostra speranza.

Come ha scritto nel titolo di un suo libro la fondatrice del cammino spirituale  chiamato “Nuovi Orizzonti”, Chiara Amirate : “Tutto passa solo l’amore resta”. I Santi sono stati innanzitutto persone “innamorate” capaci di cogliere, al di là dello scorrere del tempo e della vita, ciò che vale e ciò che conta, ciò che resta per sempre oltre la morte stessa. I santi sapevano, e sanno bene, che tutto è provvisorio: le ideologie, la moda, la ricchezza, la povertà, la sofferenza, la vita… solo Dio, che è AMORE, è per sempre e, se vivi amando, sei già nell’ “eterno” di Dio.

Gli uomini, che non si fidano  troppo, continuano ad affannarsi rincorrendo la felicità attraverso il possesso dei beni materiali o il raggiungimento di posizioni altolocate e di “poltrone” comode… pur nella consapevolezza che tutto finisce e che tutto è vanità! Tutto passa…solo la Carità rimane.
Così i Santi sono stati cristiani  veri perché hanno amato di un amore gratuito ad imitazione di Gesù. Sono stati uomini e donne “nuovi” e tanti loro contemporanei se ne sono accorti e li hanno stimati e seguiti. Un esempio per tutti Francesco d’Assisi che si ritrovò ad avere un numero sempre più crescente di “fratelli” che volevano vivere come lui.

“L’uomo nuovo a immaginedi Cristo Gesù” , il Santo, lo riconosci anche perché  è docile alla Volontà di Dio! Per Grazia è in grado di fare discernimento e scopre così che tutto è dono.  Riflette e si interroga : ciò che pensa e ciò che fa gli viene dallo Spirito Santo, gli dà Gioia, suscita in lui un sentimento di gratitudine, suscita in lui la continua ricerca del Bene comune. E’ umile e solerte: prega, canta le Lodi al Signore. Insieme ai fratelli di Fede nell’assemblea eucaristica, ascolta e medita la Parola del Signore, si nutre del Suo Corpo e del Suo Sangue scoprendo che questo è il momento più bello della sua settimana! Si rende conto infatti che quel gesto è la Comunione d’Amore tra Cielo e Terra e in questa Comunione c’è dentro anche lui! Così poi corre felice al servizio della Carità nella verità… Quotidianamente si sforza di piacere a Dio Padre, di imitare Gesù Cristo, supplicando la Beata Vergine Maria di proteggerlo e guidarlo lungo il pellegrinaggio sulla terra… e intanto ama e genera amore, sottraendo allo scorrere del tempo il suo potere logorante e generatore di affanni inconsistenti…

In ogni tempo, luogo e situazione porta a tutti con la vita e con le opere, l’annuncio più bello e importante per tutta la famiglia umana: Cristo è Risorto! Alleluia ! Anche Noi risorgeremo con Lui , anche i nostri cari defunti, per la festa eterna nel Regno... Ecco, così pensa  e prega un santo, così e solo così si può vivere e vincere il tempo che fugge e la vita che sembra finire nel nulla...

Signore Gesù aumenta la nostra fede, perché possiamo gustare la bellezza delle Tue opere su questa terra e accogliere così il Tuo Regno che viene… per rimanere un giorno sempre con Te nella Tua gloria eterna  “santi tra i Santi”.

 

Don Marco

 

La prima lettera pastorale di Mons. Delpini  Arcivescovo

 

Vita delle parrocchie, liturgia, sinodalità, ma anche indicazioni sulle prossime elezioni. L’Arcivescovo di Milano, mons. Mario Delpini, affronta un ampio ventaglio di temi nella sua prima lettera pastorale “Vieni, ti mostrerò la sposa dell’Agnello” che contiene le priorità per il nuovo anno pastorale.

La lettera è inviata ai preti e a tutti i cristiani della diocesi. “L’avvicinarsi di consultazioni importanti per le istituzioni politiche e amministrative offre un’occasione per riflettere. I cristiani – afferma Delpini – non possono sottrarsi al compito di praticare abitualmente il discernimento”.

Rivolgendosi ai sacerdoti e ai laici impegnati nelle 1107 parrocchie della diocesi, fra le pagine l’arcivescovo suggerisce di non essere schiavi “dell’efficienza organizzativa” e invita a “una qualche semplificazione dei calendari” per non perdere l’essenziale: “Alla contemplazione dell’opera di Dio deve ispirarsi il nostro cammino di Chiesa nel tempo”.

Mons. Delpini indica poi la parola chiave per questo nuovo anno: sinodalità (che possiamo tradurre con “camminare e decidere insieme” ndr. ). “Un’attenzione che deve dare forma a tutta la vita della Chiesa. La sinodalità infatti è opera dello Spirito che dei molti fa una cosa sola”. Ma, si domanda Delpini cosa rende praticabile “l’esercizio della sinodalità a uomini e donne tentati da individualismo, protagonismo, inerzia, rassegnazione, mutismo, confusione? La sinodalità è una disciplina dell’agire pastorale”. E permette di evitare “di dividersi in fazioni e di isolarsi in aggregazioni autoreferenziali” ( per noi in parrocchia è partita l’esperienza del cammino dei referenti parrocchiali una forma di sinodalità e corresponsabilità ).

Per arrivare a questo obiettivo, il neo arcivescovo di Milano indica tre priorità: “La celebrazione della messa domenicale deve essere un appuntamento desiderato, preparato, celebrato con gioia e dignità”, affinché “il celebrare sia alimento per il vivere”. “Deve essere favorita anche la preghiera feriale” ed “è opportuno che la chiesa rimanga aperta per quanto possibile”. (Potrebbe nascere in parrocchia un gruppo di volontari – pensionati, per curare la  chiesa a turni nelle ore in cui non ci sono funzioni...)

La cura del rapporto tra giovani e fede. Scrive l’Arcivescovo: “potrebbe essere opportuno promuovere qualche momento diocesano per proporre ai giovani disponibili forme ordinarie di discernimento vocazionale e stili praticabili di testimonianza”. (In parrocchia abbiamo un notevole apparato educativo formatosi negli anni ma sempre necessitato di miglioramento, integrazione, aggiornamento e formazione)

 Centrale anche il rapporto tra fede e cultura. “Nella complessità del nostro tempo coloro che condividono la mentalità e i sentimenti di Cristo hanno la responsabilità di testimoniare come la fede diventi cultura, proponga una vita buona, desiderabile per tutti”. (Ricordiamo qui al prezioso lavoro della commissione cultura e di tutti i gruppi di proposta per gli adulti).

Nella lettera, poi, l’arcivescovo richiama l’attenzione della diocesi  sulle prossime “consultazioni importanti”: il Referendum per l’autonomia, le elezioni politiche, regionali e nazionali e indica anche quali sono gli ambiti in cui deve esercitarsi il discernimento dei cristiani: la generazione (“famiglia, figli, nonni”), la solidarietà (“logica di inclusione, a partire dalle tante periferie che le nostre società generano»), l’ecologia integrale («legando cura dell’ambiente a quella dell’uomo”) e del dialogo “secondo la logica del meticciato”,(utilizzando un’espressione cara al predecessore card. Scola), il primato della trascendenza “senza la quale non c’è fondamento al legame sociale”.

“In conclusione, fratelli e sorelle, vi consegno queste indicazioni pastorali nella fiducia che in questo anno pastorale si sviluppino un confronto e una verifica critica sia a livello delle istituzioni territoriali – cioè le parrocchie, le comunità pastorali, i decanati – sia a livello delle associazioni e dei movimenti, sia a livello centrale, negli uffici di curia”.

 Da Ag. di stampa Sir

 

VISITA PRE-NATALIZIA ALLE FAMIGLIE

con  inizio il 6 novembre 2017

Nonostante la diminuzione del numero dei sacerdoti in parrocchia, abbiamo pensato di non sospendere la tradizionale “ visita prenatalizia “ alle famiglie, piccolo segno di attenzione e di vicinanza della parrocchia sia ai fedeli cattolici, sia a tutti coloro che abitano e condividono la vita del nostro quartiere. Visiteremo la parte di quartiere non fatta lo scorso anno. Invitiamo sempre  i condomini non visitati, a vivere un momento di preghiera comune e di augurio natalizio nel proprio palazzo o scala, magari durante i nove giorni che precedono il Natale, ritirando - dall’8 dicembre in chiesa - le immaginette, la busta  e l’eventuale  testo della preghiera per la loro scala. Come sempre, per le persone ammalate che lo richiedono, don Marco  o le suore passeranno prima o dopo Natale per la visita, la comunione (e la confessione) anche se abitassero nelle vie che non visitiamo. Ecco le vie che visiteremo :

Via Feltrinelli 270

Via S.Mirocle 486

Via S.Venerio 252

Via Medea 214

Via Monte Popera 538

Via Palombino 230

Via Freikofel 222

Via Monte Cengio            69

San Martino 524

Totale famiglie                   2805

 Orari

Don  Marco:   da Lu a Ven                   18.30 - 20.30

Don  Daniele:      Lu e Mar                   18.30 - 20.30

Diac. Daniele      Mer - Gio  e Ven       18.00 - 20.00

Suor Angelica     Mar - Me -Gio e Ven 17.30 - 19.00

 Attenzione

 NESSUNO E’ AUTORIZZATO DALLA PARROCCHIA A RACCOGLIERE OFFERTE!

 

 
“La Bibbia in pillole”
curiosità bibliche  a cura di D. Di Donato
 

Domenica prossima, 29 Ottobre, durante la Messa, leggeremo Matteo 13, 47-52 .

Il questo brano , al versetto 47, leggiamo Ancora, il regno dei cieli è simile a una rete gettata nel mare, che raccoglie ogni genere di pesci.” Con la terza parabola comprendiamo che, come già per il tesoro nascosto, anche la preziosità della perla è fatta per essere partecipata. Se al v.45 ad essere preziose (kalous, da kalòs) erano le perle, ora, nella parabola della rete, ad essere preziosi sono i giusti (paragonati ai pesci buoni, kala da kalòs, v.48).  E' la divinizzazione della bellezza della Sapienza che deve riverberarsi in noi. Il suo tesoro dev'essere il nostro tesoro. Per questo, l’intero brano si apre e chiude con questo termine, riferito ora al Regno dei cieli, e ora a chi è divenuto discepolo ( matheteutheis, da mathetèuo ) del Regno dei cieli. Pertanto, questo alunno del cielo diviene come un padrone di casa (oikodespote, da oikodespòtes, v.52), termine che in altre parabole raffigura Dio.

 CALENDARIO

 

29/10 Domenica II dopo Dedicazione

ore 16.00 Spettacolo Teatrale rassegna “Areoplanini di carta”- sala Sianesi

 

30/10 Lunedì

ore 21.00 Corso animatori  

 

31/10 Martedì

ore 18.00: S. Messa prefestiva

Ritiro preado

 

1/11 Mercoledì TUTTI I SANTI

Messe: ore 9.00 S. Martino 10.30 e 18.00 in parrocchia

Ritiro preado   -   Oratorio chiuso

 

2/11 Giovedì TUTTI I DEFUNTI

Messe: ore 9.00 S. Martino, ore 10.30 in parrocchia

ore 15.00 al cimitero

ore 18.00 e 21.00 : in parrocchia

 

3/11 Venerdì

ore 17.30:  1° Venerdi del mese :

Adorazione, S. Messa, benedizione.

 

4/11 Sabato

ore 16.00: Meeting PreAdo decanale  Oratorio chiuso

ore 16.00: Incontro genitori Battesimi del 5 e 19 novembre

 

5/11 Domenica di CRISTO RE

Giornata diocesana dei Poveri e della Caritas

ore 11.30: Domenica insieme 1ªmd -

ore 11.30: Comm. Combattenti e Reduci 

ore 15.30: Battesimi (1° turno) 

 

SUFFRAGI

 

30/10 Lunedì

ore 18.00  Sandrini Luciano

 

3/11 Venerdì

ore 8.30  Fam. Seregni ; Bruschi ; Spada;  Cazzaniga; Teresa Strada e Tito

ore 18.00 Defunti Via Medea 10-11-15 ;Fam. Fella ; Ezio Vagni

 

4/11 Sabato

ore 18.00 De Fabiani Marino;

Baioni Giuseppe

 

OFFERTE

 

Per le missioni 100 € ; 50 €

Per le missioni da Castagnata 400 €

Per le missioni da Tombolata 100 €