Che cosa ci resta di essa ? La celebrazione annuale dei Santi e dei Morti vorrebbe proprio contribuire a rispondere a questa domanda alla luce della Pasqua di Gesù, evento che fonda la nostra fede e la nostra speranza.
Come ha scritto nel titolo di un suo libro la fondatrice del cammino spirituale chiamato “Nuovi Orizzonti”, Chiara Amirate : “Tutto passa solo l’amore resta”. I Santi sono stati innanzitutto persone “innamorate” capaci di cogliere, al di là dello scorrere del tempo e della vita, ciò che vale e ciò che conta, ciò che resta per sempre oltre la morte stessa. I santi sapevano, e sanno bene, che tutto è provvisorio: le ideologie, la moda, la ricchezza, la povertà, la sofferenza, la vita… solo Dio, che è AMORE, è per sempre e, se vivi amando, sei già nell’ “eterno” di Dio.
Gli uomini, che non si fidano troppo, continuano ad affannarsi rincorrendo la felicità attraverso il possesso dei beni materiali o il raggiungimento di posizioni altolocate e di “poltrone” comode… pur nella consapevolezza che tutto finisce e che tutto è vanità! Tutto passa…solo la Carità rimane.
Così i Santi sono stati cristiani veri perché hanno amato di un amore gratuito ad imitazione di Gesù. Sono stati uomini e donne “nuovi” e tanti loro contemporanei se ne sono accorti e li hanno stimati e seguiti. Un esempio per tutti Francesco d’Assisi che si ritrovò ad avere un numero sempre più crescente di “fratelli” che volevano vivere come lui.
“L’uomo nuovo a immaginedi Cristo Gesù” , il Santo, lo riconosci anche perché è docile alla Volontà di Dio! Per Grazia è in grado di fare discernimento e scopre così che tutto è dono. Riflette e si interroga : ciò che pensa e ciò che fa gli viene dallo Spirito Santo, gli dà Gioia, suscita in lui un sentimento di gratitudine, suscita in lui la continua ricerca del Bene comune. E’ umile e solerte: prega, canta le Lodi al Signore. Insieme ai fratelli di Fede nell’assemblea eucaristica, ascolta e medita la Parola del Signore, si nutre del Suo Corpo e del Suo Sangue scoprendo che questo è il momento più bello della sua settimana! Si rende conto infatti che quel gesto è la Comunione d’Amore tra Cielo e Terra e in questa Comunione c’è dentro anche lui! Così poi corre felice al servizio della Carità nella verità… Quotidianamente si sforza di piacere a Dio Padre, di imitare Gesù Cristo, supplicando la Beata Vergine Maria di proteggerlo e guidarlo lungo il pellegrinaggio sulla terra… e intanto ama e genera amore, sottraendo allo scorrere del tempo il suo potere logorante e generatore di affanni inconsistenti…
In ogni tempo, luogo e situazione porta a tutti con la vita e con le opere, l’annuncio più bello e importante per tutta la famiglia umana: Cristo è Risorto! Alleluia ! Anche Noi risorgeremo con Lui , anche i nostri cari defunti, per la festa eterna nel Regno... Ecco, così pensa e prega un santo, così e solo così si può vivere e vincere il tempo che fugge e la vita che sembra finire nel nulla...
Signore Gesù aumenta la nostra fede, perché possiamo gustare la bellezza delle Tue opere su questa terra e accogliere così il Tuo Regno che viene… per rimanere un giorno sempre con Te nella Tua gloria eterna “santi tra i Santi”.
Don Marco
La prima lettera pastorale di Mons. Delpini Arcivescovo
Vita delle parrocchie, liturgia, sinodalità, ma anche indicazioni sulle prossime elezioni. L’Arcivescovo di Milano, mons. Mario Delpini, affronta un ampio ventaglio di temi nella sua prima lettera pastorale “Vieni, ti mostrerò la sposa dell’Agnello” che contiene le priorità per il nuovo anno pastorale.
La lettera è inviata ai preti e a tutti i cristiani della diocesi. “L’avvicinarsi di consultazioni importanti per le istituzioni politiche e amministrative offre un’occasione per riflettere. I cristiani – afferma Delpini – non possono sottrarsi al compito di praticare abitualmente il discernimento”.
Rivolgendosi ai sacerdoti e ai laici impegnati nelle 1107 parrocchie della diocesi, fra le pagine l’arcivescovo suggerisce di non essere schiavi “dell’efficienza organizzativa” e invita a “una qualche semplificazione dei calendari” per non perdere l’essenziale: “Alla contemplazione dell’opera di Dio deve ispirarsi il nostro cammino di Chiesa nel tempo”.
Mons. Delpini indica poi la parola chiave per questo nuovo anno: sinodalità (che possiamo tradurre con “camminare e decidere insieme” ndr. ). “Un’attenzione che deve dare forma a tutta la vita della Chiesa. La sinodalità infatti è opera dello Spirito che dei molti fa una cosa sola”. Ma, si domanda Delpini cosa rende praticabile “l’esercizio della sinodalità a uomini e donne tentati da individualismo, protagonismo, inerzia, rassegnazione, mutismo, confusione? La sinodalità è una disciplina dell’agire pastorale”. E permette di evitare “di dividersi in fazioni e di isolarsi in aggregazioni autoreferenziali” ( per noi in parrocchia è partita l’esperienza del cammino dei referenti parrocchiali una forma di sinodalità e corresponsabilità ).
Per arrivare a questo obiettivo, il neo arcivescovo di Milano indica tre priorità: “La celebrazione della messa domenicale deve essere un appuntamento desiderato, preparato, celebrato con gioia e dignità”, affinché “il celebrare sia alimento per il vivere”. “Deve essere favorita anche la preghiera feriale” ed “è opportuno che la chiesa rimanga aperta per quanto possibile”. (Potrebbe nascere in parrocchia un gruppo di volontari – pensionati, per curare la chiesa a turni nelle ore in cui non ci sono funzioni...)
La cura del rapporto tra giovani e fede. Scrive l’Arcivescovo: “potrebbe essere opportuno promuovere qualche momento diocesano per proporre ai giovani disponibili forme ordinarie di discernimento vocazionale e stili praticabili di testimonianza”. (In parrocchia abbiamo un notevole apparato educativo formatosi negli anni ma sempre necessitato di miglioramento, integrazione, aggiornamento e formazione).
Centrale anche il rapporto tra fede e cultura. “Nella complessità del nostro tempo coloro che condividono la mentalità e i sentimenti di Cristo hanno la responsabilità di testimoniare come la fede diventi cultura, proponga una vita buona, desiderabile per tutti”. (Ricordiamo qui al prezioso lavoro della commissione cultura e di tutti i gruppi di proposta per gli adulti).
Nella lettera, poi, l’arcivescovo richiama l’attenzione della diocesi sulle prossime “consultazioni importanti”: il Referendum per l’autonomia, le elezioni politiche, regionali e nazionali e indica anche quali sono gli ambiti in cui deve esercitarsi il discernimento dei cristiani: la generazione (“famiglia, figli, nonni”), la solidarietà (“logica di inclusione, a partire dalle tante periferie che le nostre società generano»), l’ecologia integrale («legando cura dell’ambiente a quella dell’uomo”) e del dialogo “secondo la logica del meticciato”,(utilizzando un’espressione cara al predecessore card. Scola), il primato della trascendenza “senza la quale non c’è fondamento al legame sociale”.
“In conclusione, fratelli e sorelle, vi consegno queste indicazioni pastorali nella fiducia che in questo anno pastorale si sviluppino un confronto e una verifica critica sia a livello delle istituzioni territoriali – cioè le parrocchie, le comunità pastorali, i decanati – sia a livello delle associazioni e dei movimenti, sia a livello centrale, negli uffici di curia”.
Da Ag. di stampa Sir
VISITA PRE-NATALIZIA ALLE FAMIGLIE
con inizio il 6 novembre 2017
Nonostante la diminuzione del numero dei sacerdoti in parrocchia, abbiamo pensato di non sospendere la tradizionale “ visita prenatalizia “ alle famiglie, piccolo segno di attenzione e di vicinanza della parrocchia sia ai fedeli cattolici, sia a tutti coloro che abitano e condividono la vita del nostro quartiere. Visiteremo la parte di quartiere non fatta lo scorso anno. Invitiamo sempre i condomini non visitati, a vivere un momento di preghiera comune e di augurio natalizio nel proprio palazzo o scala, magari durante i nove giorni che precedono il Natale, ritirando - dall’8 dicembre in chiesa - le immaginette, la busta e l’eventuale testo della preghiera per la loro scala. Come sempre, per le persone ammalate che lo richiedono, don Marco o le suore passeranno prima o dopo Natale per la visita, la comunione (e la confessione) anche se abitassero nelle vie che non visitiamo. Ecco le vie che visiteremo :
Via Feltrinelli 270
Via S.Mirocle 486
Via S.Venerio 252
Via Medea 214
Via Monte Popera 538
Via Palombino 230
Via Freikofel 222
Via Monte Cengio 69
San Martino 524
Totale famiglie 2805
Orari
Don Marco: da Lu a Ven 18.30 - 20.30
Don Daniele: Lu e Mar 18.30 - 20.30
Diac. Daniele Mer - Gio e Ven 18.00 - 20.00
Suor Angelica Mar - Me -Gio e Ven 17.30 - 19.00
Attenzione
NESSUNO E’ AUTORIZZATO DALLA PARROCCHIA A RACCOGLIERE OFFERTE!
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CALENDARIO
29/10 Domenica II dopo Dedicazione
ore 16.00 Spettacolo Teatrale rassegna “Areoplanini di carta”- sala Sianesi
30/10 Lunedì
ore 21.00 Corso animatori
31/10 Martedì
ore 18.00: S. Messa prefestiva
Ritiro preado
1/11 Mercoledì TUTTI I SANTI
Messe: ore 9.00 S. Martino 10.30 e 18.00 in parrocchia
Ritiro preado - Oratorio chiuso
2/11 Giovedì TUTTI I DEFUNTI
Messe: ore 9.00 S. Martino, ore 10.30 in parrocchia
ore 15.00 al cimitero
ore 18.00 e 21.00 : in parrocchia
3/11 Venerdì
ore 17.30: 1° Venerdi del mese :
Adorazione, S. Messa, benedizione.
4/11 Sabato
ore 16.00: Meeting PreAdo decanale Oratorio chiuso
ore 16.00: Incontro genitori Battesimi del 5 e 19 novembre
5/11 Domenica di CRISTO RE
Giornata diocesana dei Poveri e della Caritas
ore 11.30: Domenica insieme 1ªmd -
ore 11.30: Comm. Combattenti e Reduci
ore 15.30: Battesimi (1° turno)
SUFFRAGI
30/10 Lunedì
ore 18.00 Sandrini Luciano
3/11 Venerdì
ore 8.30 Fam. Seregni ; Bruschi ; Spada; Cazzaniga; Teresa Strada e Tito
ore 18.00 Defunti Via Medea 10-11-15 ;Fam. Fella ; Ezio Vagni
4/11 Sabato
ore 18.00 De Fabiani Marino;
Baioni Giuseppe
OFFERTE
Per le missioni 100 € ; 50 €
Per le missioni da Castagnata 400 €
Per le missioni da Tombolata 100 €