Questa Giornata ci invita a riflettere nuovamente sulla missione al cuore della fede cristiana. Infatti, la Chiesa è missionaria per natura; se non lo fosse, non sarebbe più la Chiesa di Cristo, ma un’associazione tra molte altre, che ben presto finirebbe con l’esaurire il proprio scopo e scomparire. Perciò, siamo invitati a porci alcune domande che toccano la nostra stessa identità cristiana e le nostre responsabilità di credenti, in un mondo confuso da tante illusioni, ferito da grandi frustrazioni e lacerato da numerose guerre fratricide che ingiustamente colpiscono specialmente gli innocenti. Qual è il fondamento della missione? Qual è il cuore della missione? Quali sono gli atteggiamenti vitali della missione?
La missione e il potere trasformante del Vangelo di Cristo, Via, Verità e Vita
- La missione della Chiesa, destinata a tutti gli uomini di buona volontà, è fondata sul potere trasformante del Vangelo. Il Vangelo è una Buona Notizia che porta in sé una gioia contagiosa perché contiene e offre una vita nuova: quella di Cristo risorto, il quale, comunicando il suo Spirito vivificante, diventa Via, Verità e Vita per noi (cfr Gv 14,6). È Via che ci invita a seguirlo con fiducia e coraggio. Nel seguire Gesù come nostra Via, ne sperimentiamo la Verità e riceviamo la sua Vita, che è piena comunione con Dio Padre nella forza dello Spirito Santo, ci rende liberi da ogni forma di egoismo ed è fonte di creatività nell’amore.
- Dio Padre vuole tale trasformazione esistenziale dei suoi figli e figlie; trasformazione che si esprime come culto in spirito e verità (cfr Gv 4,23-24), in una vita animata dallo Spirito Santo nell’imitazione del Figlio Gesù a gloria di Dio Padre. «La gloria di Dio è l’uomo vivente» (Ireneo, Adversus haereses IV, 20, 7). In questo modo, l’annuncio del Vangelo diventa parola viva ed efficace che attua ciò che proclama (cfr Is 55,10-11), cioè Gesù Cristo, il quale continuamente si fa carne in ogni situazione umana (cfr Gv 1,14).
La missione e il kairos di Cristo
- La missione della Chiesa non è, quindi, la diffusione di una ideologia religiosa e nemmeno la proposta di un’etica sublime. Molti movimenti nel mondo sanno produrre ideali elevati o espressioni etiche notevoli. Mediante la missione della Chiesa, è Gesù Cristo che continua ad evangelizzare e agire, e perciò essa rappresenta il kairos, il tempo propizio della salvezza nella storia. Mediante la proclamazione del Vangelo, Gesù diventa sempre nuovamente nostro contemporaneo, affinché chi lo accoglie con fede e amore sperimenti la forza trasformatrice del suo Spirito di Risorto che feconda l’umano e il creato come fa la pioggia con la terra. «La sua risurrezione non è una cosa del passato; contiene una forza di vita che ha penetrato il mondo. Dove sembra che tutto sia morto, da ogni parte tornano ad apparire i germogli della risurrezione. È una forza senza uguali» (Esort. ap. Evangelii gaudium, 276).
- Ricordiamo sempre che «all’inizio dell’essere cristiano non c’è una decisione etica o una grande idea, bensì l’incontro con un avvenimento, con una Persona, che dà alla vita un nuovo orizzonte e con ciò la direzione decisiva» (Benedetto XVI, Lett. enc. Deus caritas est, 1). Il Vangelo è una Persona, la quale continuamente si offre e continuamente invita chi la accoglie con fede umile e operosa a condividere la sua vita attraverso una partecipazione effettiva al suo mistero pasquale di morte e risurrezione. Il Vangelo diventa così, mediante il Battesimo, fonte di vita nuova, libera dal dominio del peccato, illuminata e trasformata dallo Spirito Santo; mediante la Cresima, diventa unzione fortificante che, grazie allo stesso Spirito, indica cammini e strategie nuove di testimonianza e prossimità; e mediante l’Eucaristia diventa cibo dell’uomo nuovo, «medicina di immortalità» (Ignazio di Antiochia, Epistula ad Ephesios, 20, 2).
- Il mondo ha essenzialmente bisogno del Vangelo di Gesù Cristo. Egli, attraverso la Chiesa, continua la sua missione di Buon Samaritano, curando le ferite sanguinanti dell’umanità, e di Buon Pastore, cercando senza sosta chi si è smarrito per sentieri contorti e senza meta. E grazie a Dio non mancano esperienze significative che testimoniano la forza trasformatrice del Vangelo. Penso al gesto di quello studente Dinka che, a costo della propria vita, protegge uno studente della tribù Nuer destinato ad essere ucciso. Penso a quella celebrazione eucaristica a Kitgum, nel Nord Uganda, allora insanguinato dalla ferocia di un gruppo di ribelli, quando un missionario fece ripetere alla gente le parole di Gesù sulla croce: «Dio mio, Dio mio, perché mi hai abbandonato?», come espressione del grido disperato dei fratelli e delle sorelle del Signore crocifisso. Quella celebrazione fu per la gente fonte di grande consolazione e tanto coraggio. E possiamo pensare a tante, innumerevoli testimonianze di come il Vangelo aiuta a superare le chiusure, i conflitti, il razzismo, il tribalismo, promuovendo dovunque e tra tutti la riconciliazione, la fraternità e la condivisione.
La missione ispira una spiritualità di continuo esodo, pellegrinaggio ed esilio
- La missione della Chiesa è animata da una spiritualità di continuo esodo. Si tratta di «uscire dalla propria comodità e avere il coraggio di raggiungere tutte le periferie che hanno bisogno della luce del Vangelo» (Esort. ap. Evangelii gaudium, 20). La missione della Chiesa stimola un atteggiamento di continuo pellegrinaggio attraverso i vari deserti della vita, attraverso le varie esperienze di fame e sete di verità e di giustizia. La missione della Chiesa ispira una esperienza di continuo esilio, per fare sentire all’uomo assetato di infinito la sua condizione di esule in cammino verso la patria finale, proteso tra il “già” e il “non ancora” del Regno dei Cieli.
- La missione dice alla Chiesa che essa non è fine a sé stessa, ma è umile strumento e mediazione del Regno. Una Chiesa autoreferenziale, che si compiace di successi terreni, non è la Chiesa di Cristo, suo corpo crocifisso e glorioso. Ecco allora perché dobbiamo preferire «una Chiesa accidentata, ferita e sporca per essere uscita per le strade, piuttosto che una Chiesa malata per la chiusura e la comodità di aggrapparsi alle proprie sicurezze» (ibid., 49).
I giovani, speranza della missione
- I giovani sono la speranza della missione. La persona di Gesù e la Buona Notizia da Lui proclamata continuano ad affascinare molti giovani. Essi cercano percorsi in cui realizzare il coraggio e gli slanci del cuore a servizio dell’umanità. «Sono molti i giovani che offrono il loro aiuto solidale di fronte ai mali del mondo e intraprendono varie forme di militanza e di volontariato [...]. Che bello che i giovani siano “viandanti della fede”, felici di portare Gesù in ogni strada, in ogni piazza, in ogni angolo della terra!» (ibid., 106). La prossima Assemblea Generale Ordinaria del Sinodo dei Vescovi, che si celebrerà nel 2018 sul tema “I giovani, la fede e il discernimento vocazionale”, si presenta come occasione provvidenziale per coinvolgere i giovani nella comune responsabilità missionaria che ha bisogno della loro ricca immaginazione e creatività.
Il servizio delle Pontificie Opere Missionarie
- Le Pontificie Opere Missionarie sono strumento prezioso per suscitare in ogni comunità cristiana il desiderio di uscire dai propri confini e dalle proprie sicurezze e prendere il largo per annunciare il Vangelo a tutti. Attraverso una profonda spiritualità missionaria da vivere quotidianamente, un impegno costante di formazione ed animazione missionaria, ragazzi, giovani, adulti, famiglie, sacerdoti, religiosi e religiose, Vescovi sono coinvolti perché cresca in ciascuno un cuore missionario. La Giornata Missionaria Mondiale, promossa dall’Opera della Propagazione della Fede, è l’occasione propizia perché il cuore missionario delle comunità cristiane partecipi con la preghiera, con la testimonianza della vita e con la comunione dei beni per rispondere alle gravi e vaste necessità dell’evangelizzazione.
Fare missione con Maria, Madre dell’evangelizzazione
- Cari fratelli e sorelle, facciamo missione ispirandoci a Maria, Madre dell’evangelizzazione. Ella, mossa dallo Spirito, accolse il Verbo della vita nella profondità della sua umile fede. Ci aiuti la Vergine a dire il nostro “sì” nell’urgenza di far risuonare la Buona Notizia di Gesù nel nostro tempo; ci ottenga un nuovo ardore di risorti per portare a tutti il Vangelo della vita che vince la morte; interceda per noi affinché possiamo acquistare la santa audacia di cercare nuove strade perché giunga a tutti il dono della salvezza.
Francesco Papa
I REFERENTI PARROCCHIALI una forma di missionarietà e servizio
Per meglio rispondere all’ esigenza di un lavoro sempre più condiviso dentro al comunità e sempre più affidato ai laici, non solo come collaboratori ma come veri corresponsabili dell’ evangelizzazione dentro la vita parrocchiale, anche in concomitanza con il cambio del coadiutore si è pensato di chiedere ad alcune persone già impegnate nei diversi servizi della parrocchia di formare un gruppo di coordinamento che possiamo chiamare “assemblea dei referenti”, con i quali ci troviamo periodicamente per verificare la vita della comunità e pensare le diverse proposte in maniera sempre più coordinata e condivisa assieme al Consiglio Pastorale e di direzione dell’oratorio.
Rendiamo ora ufficiali nome e incarichi.
Segreteria parrocchiale :
Laura Abbondi
Pastorale Battesimale :
Diac. Sommariva Daniele
Pastorale della salute :
Dott. Lucio Macchi
Gruppi del vangelo/ catechesi biblica adulti:
Roberto Fedele e Danilo Di Donato
Commissione cultura:
Silvio Restelli e Stefania Ragusa
Commissione liturgia:
Serafina Napodano e Lilia Contro
Sacrestia e decoro/pulizia chiesa :
Luigi Suzzani e suor Carla
Animazione musicale :
Mario Legnazzi e Michele D’Alonzo
Servizi Caritativi parr. :
Andrea Baldo
Gruppo missionario:
Francesca Marcato
Gruppo 3ª età :
Acinni Margherita
Pastorale familiare e fidanzati :
Fam Bonù e Fam Casella
Comunità San Martino:
Rosalia Viafora Converti
Oratorio:
don Daniele e Suor Rosanna
Bar :
Marco Brosoli
Doposcuola “Meglio dopo Insieme” :
Daniele Biancalana
Catechesi e catechiste:
Iniziazione cristiana
Maria Quagliardi
Peado:
Anna Maisto
Ado:
Valeria Dieci e Mattia Terranova
18/19enni:
Samuel Federici
Giovani:
Luca Roberti e Silvana
Chierichetti:
Martina Galeazzi e Delia Converti
Coretti:
Katia Susino e Rossella Pandolfi
Palestra e sport:
Antonio Rinaldi e Mariella
Teatro e Attività Polisala:
Aldo Dell’acqua / Monica Allevi
Concerti:
Raffaele Bertolini
Sito web e Servizi informatici:
Tony Ficara e Alessio Dieci
Servizi tecnici:
Pandolfi Claudio e Luca Bertelli
Domenica 22 Ottobre, durante la Messa, leggeremo 1 Corinzi 1, 17-24 In questo brano , al versetto 21 , leggiamo “è piaciuto a Dio salvare i credenti con la stoltezza della predicazione.” Alla pretesa di capire il mondo con la filosofia, Paolo contrappone il disegno di Dio di salvarci con il kērygma . Deriva dal verbo greco kēryssō, che letteralmente significa: "gridare" o "proclamare" (non predicare) . Ai Giudei che chiedono “segni” e ai Greci che chiedono sophia (conoscenza), l’apostolo non può che annunciare (kêrussomen ) Christon estaurômenon : Cristo crocifisso. Scandalo per i Giudei e follia per i pagani . |
CALENDARIO
22/10 Domenica I dopo la Dedicazione
Giornata missionaria mondiale diocesana
ore 15.30: Battesimi (2° turno)
(Equipe edu. decanato a Ognissanti)
ore 15.30: Tombola e castagne –
Serata incontro giovani
24/10 Martedì
Inizio MEGLIO DOPO INSIEME
ore 18.00: S. Messa defunti della Parrocchia
25/10 Mercoledì
ore 18.00 Corso genitorialità dott. Cusenza (MDI)
ore 21.00: Cenacolo
26/10 Giovedì
ore 20.00: Emmaus decanale giovani
28/10 Sabato
ore 9.45-12.00: LABORATORIO PASTAROLE DECANALE
29/10 D II dopo la Dedicazione
ore 16.00 Spettacolo Teatrale rassegna Areoplanini di carta
SUFFRAGI
25/10 Mercoledì
ore 18.00 Mafalda Vezzù; Mattinzoli Giacomo
26/10 Giovedì
ore 8.30 Rosa e Gianni
27/10 Venerdì
ore 18.00 Liliana Verri
ARCHIVIO
Hanno ricevuto il sacramento del Battesimo: Ginisi Mattia, Elicio Chiara, Ionno De Poi Gabriele
S.O.S Caritas
Necessitano :
Seggiolino Auto bimba di 3 anni (kg.12ca) secondo la recente normativa vigente. Scarpe da uomo sportive n.40-41-42